“Incitato equo, cuius causa pridie circenses, ne inquietaretur, uiciniae silentium per milites indicere solebat, praeter equile marmoreum et praesaepe eburneum praeterque purpurea tegumenta ac monilia e gemmis domum etiam et familiam et supellectilem dedit, quo lautius nomine eius inuitati acciperentur; consulatum quoque traditur destinasse”.
A proposito del suo cavallo Incitato, il giorno che precedeva i giochi del circo, aveva preso l’abitudine di far sonare il silenzio dai soldati nelle vicinanze in modo che il suo riposo non fosse turbato; e non solo gli assegnò una stalla di marmo, una greppia d’avorio, coperte di porpora e finimenti tempestati di pietre preziose, ma gli regalò anche un palazzo, alcuni schiavi e un arredamento per ricevere più splendidamente le persone invitate a suo nome; si dice anche che progettò di nominarlo console.
(Svetonio – Vita dei Cesari, Libro IV Caligola)
Strumentali specchietti per le allodole più ingenue.
Dal rifornimento coatto di cariatidi, siamo passati alla chiamata dell’anonimo “signor nessuno”. Ripulite le soffitte dalla polvere degli imbalsamati De Mita di turno, ecco pronte le nuove leve. La precaria del call center, l’operaio della ThyssenKrupp, l’impiegata dell’Asl. Parte da qui la ventata di rinnovamento del Pd. Candidati nuovi, lindi, inattaccabili. Ci si interroga su quale merito li abbia portati a capeggiare le liste, quale esperienza, quale percorso. Assolutamente nessuno. Come se per guidare un paese bastasse la faccia acqua e sapone. Ma Walter è andato oltre, per non farsi mancare nulla e nessuno. Al fianco dei precari indigenti, spunta l’imbarazzato Matteo Colaninno, per strizzare l’occhio a Confindustria. Mancherebbe il clero. Con Don Matteo esaudirebbe sia i cattolici che gli amanti delle fiction. Aggiungendo un bel cavallo bianco prenderebbe i voti anche degli animalisti. Un successo sicuro.
#1 by vicensa at 3 marzo 2008
mancherebbe al “listone” anche un impiegato del Cad, e allora sarebbero al completo… sai che roba… povera Italia…
#2 by admin at 4 marzo 2008
Quell’altro è anche peggio: Fiona May.