Non ci avevo mai pensato. L’estensione delle riflessioni valide per la pena di morte all’ambito dell’aborto apre un grossa voragine di dibattito. È riduttivo, per quanto mi riguarda, limitare le posizioni all’ennesimo scontro tra laici e cattolici.
Famiglia Cristiana perora ciecamente l’appello di Ferrara (“L’impegno contro la pena di morte non è diverso da quello contro l’aborto e l’eutanasia, perché è impegno a favore della vita. Per i cattolici non è una novità”), mentre la sinistra massimalista mette in guardia dal pericolo del totalitarismo ecclesiastico. Per una volta mi piacerebbe superare questi schemi condizionanti e arrivare a discuterne costruttivamente. Sull’aborto ho sempre faticato a prendere posizioni nette e radicali. Oggi più di prima.
Aborti guelfi e aborti ghibellini
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