Ciao


Quelli che vogliono Mario
(E. Jannacci – Quelli che…)

Chissà se sei davvero nel posto che penso. Chissà se ti concedono un tempo per pensare ai tuoi cari. O se tu stesso puoi prendertelo e dedicarti per qualche istante al loro ricordo, come loro fanno con te. Chissà se da quel posto puoi vedere, parlare e continuare ad amare tua moglie. Sarebbe bello scoprire che riesci a pensare ai tuoi figli, alla tua famiglia, al paese che tanto amavi.
Fosti uomo buono, dall’indole grande e dall’animo generoso.
Da piccolo mi divertivo a giocare con te, ad ascoltare le tue parole, a seguire i tuoi gesti. Poi nei miei anni più belli mi lasciasti da solo, il tuo lungo viaggio mi abbandonò con i ricordi e le tante preghiere.
Vorrei dirti che proprio quando non avevo neppure l’età per imparare, tu riuscisti ad insegnarmi tanto.
Ciao nonno.

(esattamente vent’anni fa, moriva mio nonno Mario)

  1. #1 by Gianluca at 8 agosto 2007

    Mi hai fatto venire in mente mio nonno Emilio, detto Miglio.
    Saranno vent’anni, ma l’anno prossimo.
    E’ quello con cui passavo tutte le estati in Bordala.
    Quello di cui mia nonna l’altro giorno continuava a chiederti: “Ma l’hai conosciuto il mio Miglio?”.
    Ricordi fortissimi che mi porto dentro, perchè impressi nella pelle della vita.

  2. #2 by admin at 8 agosto 2007

    Ed io pensando a tua nonna mi interrogo sul vastissimo argomento delle generazioni che vanno estinguendosi e su quelle che subentrano e si consolidano. Si potrebbe scriverci un libro.

(non verrà pubblicata)

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