Opus day 2006, ancora un successo ed un significato nuovo


Era impossibile pensare che gli animi potessero rimanere sereni e spensierati come nelle undici edizioni precedenti. Quello che è accaduto tre mesi fa ha sconvolto le nostre vite, lasciando un alone indelebile attorno ad un vuoto per sempre incolmabile. Sono certo che ognuno, in cuor suo, abbia esaminato la reale possibilità di lasciar perdere tutto. Abbiamo invece deciso di continuare la tradizione del consueto pranzo “Opus day” di Santo Stefano, nella convinzione della sua necessità ed imprescindibilità.
Occorreva continuare per due motivi. Dapprima dobbiamo convincerci che quanto è successo non può fermare le nostre vite. Le tragedie, nostro malgrado, ci condizionano, ma non possiamo smettere di vivere. Dobbiamo andare avanti, con spirito diverso e più ricco, per dare un senso a quanto di atroce e crudele ci è accaduto. In secundis è doveroso continuare a testimoniare quello che il Lele tanto amava ed adorava. In occasioni come queste egli dava il meglio di sé, ammaliandoci con la sua simpatia, affascinandoci con il suo talento culinario, abbracciandoci con le sue ali amiche.
La messa in memoria del Lele, celebrata la mattina stessa, mi ha ricordato che lui era lì, a guardarci dall’alto col suo calice colmo e col solito ghigno dubbioso. Ho percepito la sua vicinanza fisica per tutto il giorno.
Ringrazio voi, ragazzi, perché mi fate sentire bene. Sapere che ci tenete a questo raduno annuale è per me la più bella delle gioie. Accantonare i problemi e le difficoltà personali per poter esserci, non è da tutti. Lavorare responsabilmente in gruppo per raggiungere un risultato è una qualità che appartiene solo ai migliori. Ritrovarvi, parlarvi e percepire questa atmosfera da “circolo di sangue” mi inorgoglisce ed allo stesso tempo mi disarma. Apro il cuore e poso ogni corazza perché sono tra grandi amici.

  1. #1 by andrea at 27 dicembre 2006

    credo di non dover lasciare alcun commento visto che la pensiamo uguale e visto che ieri sera ci siamo “sfogati” raccontandoci un po’ di nostri dispiaceri e un po’ di nostre speranze!! bisogna sempre andare avanti col cuore in mano

  2. #2 by admin at 31 gennaio 2007

    AAA Titolista cercasi.
    Ho appreso che un collega leggendo questo articolo ha pensato che fossi iscritto all’Opus Dei. Comprensibilmente non ha chiesto spiegazioni a me. Fortunatamente qualcun altro gli ha spiegato che Opus Day è un’altra cosa.
    Dovrò meditare di più sui titoli, non posso rischiare così tanto per così poco.

(non verrà pubblicata)

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