Non ho assistito, più o meno volontariamente, all’intervento di Luciano Moggi alla trasmissione “Quelli che il calcio…”. Pare si sia difeso, e ne aveva il diritto, da tutte le accuse ricevute. Come lo abbia fatto, che cosa abbia detto, quali siano state le sue motivazioni non mi è dato di sapere. Trovo alquanto immorale e beffardo che l’abbia fatto senza un contraddittorio. Da abile ammaliatore, posso immaginare che gli sia risultato semplice argomentare la difesa, senza nessuno che lo accusasse e lo mettesse in seria difficoltà di dibattito, con il muro alle spalle e l’evidenza davanti agli occhi. Un proclama senza dispute o confronti, in nome del solito ed insensato “buonismogarantismo” dell’ipocrita medio. Trovo altresì inaccettabile che nella stessa trasmissione gli faccia eco il Ministro della Giustizia, ovvero colui che dovrebbe garantire la giustizia e non vendere la nebbia. Incontrastato e incontestato, addirittura difeso da Mastella… mica male! Moggi, dimettendosi in tempo, ha evitato le sanzioni della giustizia sportiva (figuriamoci se quella ordinaria entrerà mai nella vicenda!). Ora ha già preparato una capatina a Matrix, premiato palcoscenico di Mentana. Chissà in quali altri programmi presenzierà, per fare audience. Tra poco magari un libro dal titolo “tutte le verità”; più avanti un film?
Questa sarebbe la persona che sta pagando in prima persona la crisi del calcio italiano? Sarebbe lui il capro espiatorio di tutta questa triste vicenda? Allora complimenti Lucky, davvero un bel colpo!
#1 by Gianluca at 14 settembre 2006
Seriamente. Perchè prendersela col Luciano? Niente da dire su chi lo manda in onda?
E su chi lo guarda?
#2 by admin at 16 settembre 2006
Chi lo manda in onda insegue meri interessi di bottega. Moralmente discutibili, ma machiavellicamente ineccepibili.
Su chi lo guarda ti do ragione. Alla fine solo lo spettatore ha il potere (ipotetico) di spezzare il circolo vizioso.