Il Capo dello Stato, in compagnia del Presidente del Consiglio, di quello della Camera e del Ministro della Difesa, ha accolto oggi pomeriggio a Ciampino il rientro della salma dell’ennesimo soldato italiano caduto in Iraq. È giusto che le più alte cariche dello Stato mostrino la vicinanza del Paese alla famiglia della vittima. È ragionevole che il popolo italiano attribuisca gli onori di Stato ai militari deceduti in rappresentanza della nazione. Mi chiedo solo se talvolta non si dimentichi con troppa facilità che queste vittime sono ben consapevoli dei rischi che corrono. Hanno scelto innanzitutto di fare i soldati e hanno deciso successivamente di partecipare a particolari tipi di missioni. Il più delle volte non per un sano e lodevole ideale, ma per la schietta ricerca di facili danari. Non si può certo generalizzare, ma accade spesso che dietro l’ombra degli “eroi per caso”, si celi la sagoma dei “mercenari per vocazione”.
Caduti caduchi
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