I Capunsèi, piatto tipico della tradizione popolare voltese, sono stati inseriti nella lista delle peculiarità agroalimentari della Regione Lombardia. Il nostro piatto-simbolo, sintesi di una cucina povera e di una storia contadina secolare, ottiene dunque una sorta di “protezione” e riconoscimento, entrando di diritto nella lista dei migliori prodotti da preservare e difendere, al fianco dei Tortelli di zucca e alla Sbrisolona.
Ho sempre creduto nel valore della tradizione popolare, nel folclore dei natali, nella suggestione e nella ricchezza del nostro passato ancestrale. Accolgo pertanto con sublime piacere la decisione di inserire i Capunsèi tra le etichette ufficiali della gastronomia del territorio da tutelare.
Non ho accolto con identico favore ed entusiasmo l’attribuzione della zona di provenienza dichiarata dalla Gazzetta Ufficiale della Regione. Si certifica che i Capunsèi provengono dai Colli Morenici del Garda, anche se origine e produzione non valicano il territorio di Volta. Provate a chiedere i Capunsèi a Castiglione o a Ponti.
Perché dunque, se si assegna la Torta di S. Biagio a Cavriana ed il Salame mantovano alla sola città di Mantova, non si può dire che i Capunsèi sono di Volta?
Campanilismo a tavola
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#1 by Gianluca at 30 maggio 2006
Semplicissimo.
La necessità di riconoscere quei prodotti deriva solamente dalla sponsorizzazione che la regione fa degli agriturismi, ristoranti, ecc. (e anche quelli non di Volta hanno iniziato a proporre quel piatto) e non ha nulla a che fare con quei valori che tu citi.
Diciamo che ci sono solo, come spesso accade, interessi economici e di immagine.